Chi ha una fede calcistica, non tradirà mai la sua squadra,
tutti siamo nati con una squadra del cuore, per i giovanissimi, oggi l'offerta
è sicuramente maggiore, perché crescono nuove realtà, chi all'epoca aveva poca
scelta e sceglieva sempre le solite squadra, è ovvio che abbia fatto una scelta
di campo, il calcio è l'unica, che si fa con il cuore e non per partito preso né
come la politica. Nessuno rinuncerà in cuor suo a tifare per la propria squadra
ma mi sia consentito dire che in queste ore, la mia fede è messa a dura prova
dal mio essere attaccato alla mia terra alle mie origini. In queste ore si sta
compiendo un miracolo calcistico, la mia provincia, la mia terra, da sempre
sbeffeggiata, umiliata, inquinata, deindustrializzata, disoccupata da una
classe politica incapace, e dalla prepotenza capitolina, resa cioè quasi, una
colonia di Roma Capitale, si sta prendendo una bella rivincita, almeno dal
punto di vista calcistico. L’unica risorsa e l’unico motivo di orgoglio di
questa provincia, nonostante ne avessimo tante altre, è il calcio e il
Presidente del Frosinone Calcio Maurizio Stirpe. Tramite il calcio la nostra
provincia sta per raggiungere la massima serie, quella fatidica serie A che
farà conoscere a definitivamente a tutti di che stoffa è fatta la Ciociaria, la
laboriosità, la testardaggine, l’abnegazione, la vitalità di un popolo che
nonostante tutto ancora è capace di rimboccarsi le maniche e dimostrare di essere
all’altezza di reggere qualsiasi confronto. Tramite il calcio la Ciociaria sta
trasmettendo un messaggio di coraggio alle nuove generazioni, chi ha sempre
sottovalutato le potenzialità di questa terra, a chi in passato ha usato questa
terra per fare affari, per arricchirsi, per costruirsi carriere politiche,
sottraendo forse, tante energie che potevano essere ridistribuite a beneficio
di tutta la provincia. E’ uno scatto d’orgoglio che deve riguardare tutti, non
oso immaginare quale sarà il futuro calcistico del Frosinone, ma l’aver
raggiunto oggi l’obiettivo principale per chiunque inizi una carriera
calcistica, è motivo di soddisfazione e di orgoglio per tutti. Tutti, inutile
nasconderlo, pensano già al giorno in cui Frosinone ospiterà la propria squadra
del cuore, tutti vorrebbero esserci ma al tempo stesso preferirebbero evitare
per non sentirsi a disagio, ma è lo sporto, quello sano, che deve insegnarci le
regole della vita. Al cuore non si comanda, ma, dovremo essere sempre grati
agli 11 leoni del Frosinone e alla Dirigenza, per aver regalato un sogno a
tutta la Ciociaria, il sogno di aver dimostrato a tutti che si possono
raggiungere mete insperate e nessuno al mondo è il più bravo in assoluto. La
Ciociaria ha dimostrato che nonostante le avversità e i Baroni del calcio che a
Roma pensano di gestire tutto, che certi sistemi si possono scardinare, si
possono frantumare e mandare all’aria. La Ciociaria ha dimostrato che non c’è
Lotito che tenga quando vuole dimostrare, di essere concreta. Mi auguro che
anche in altri settori, il popolo ciociaro dimostri in futuro di non essere più
succube di nessuno. Se vuole il popolo ciociaro, può camminare a testa alta.
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