IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

giovedì 5 giugno 2014

POVERA PATRIA

In uno Stato dove i peggiori Boss della Camorra una volta sconfitti, iniziano a parlare, dove la vecchia classe politica ha continuato indomita a fare affari, prendere mazzette, è impossibile per chiunque mettere ordine. Bisognerebbe azzerare l’intero sistema Italia, una sorta di bombardamento fino a radere al suolo i palazzi infetti con dentro portatori di infezioni e peste. Gli italiani non sanno più a chi rivolgersi e utilizzando l’unica arma a disposizione decidono di dare al voto al primo che si presenti come un volto nuovo e con programmi innovativi. Purtroppo dopo tangentopoli, molti si sono presentati come il rinnovamento, come salvatori della Patria. Non ne abbiamo azzeccato uno tutti sono dovuti fuggire di notte oppure sono stati estromessi dai suoi stessi colleghi. Un sistema marcio che con difficoltà tenta di riprendere la retta via, come ogni disgrazia prevista, non appena si mette mano alle riforme, riemerge prepotentemente a galla la questione morale e puntualmente le tangenti fioccano. Una tangentopoli continua che non ha fine, una serie di politici abituati alla corruzione, la concussione, il peculato. Un intreccio che affari mosso solo e soltanto dal Dio denaro. Le nuove generazioni avranno ancora da lavorare per ridare dignità alla nazione, dovranno subire ancora la prepotenza e l’arroganza di una vecchia classe politica che non vuole mollare anzi, si ripropone. Come uscirne? Difficilissimo, fin quando la gestione degli appalti pubblici è affidata a un pool di ex o super funzionari dello Stato sarà facile per le ditte solitamente abituate a delinquere, aggiudicarsi gli appalti, fin quando un Governo vince grazie a immensi serbatoi elettorali quali, associazioni di categoria, sindacati, corporazioni, lobby, caste, sarà difficile eleggere un Premier legittimamente, incondizionatamente e democraticamente. Sarà sempre un Premier vincolato e sotto stretta osservazione, sarà sempre una marionetta mossa da figure losche e massoniche che pur non apprendo, dettano le condizioni e governano la nazione. Inutile illudersi, la democrazia in Italia è uno strumento in mano a pochi che la gestiscono secondo la propria convenienza, sono coloro che decidono di regalare a un partito il momento di gloria per poi affossarlo. Sono i grandi elettori che tentano di riciclarsi proponendoci nuove compagini, purtroppo ogni tanto esiste un Magistrato coraggioso che gli rovina la festa.

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