Sette milioni di euro di buonuscita liquidata dal Consorzio Venezia Nuova all'ingegnere Giovanni Mazzacurati, direttore e poi presidente del sodalizio, tra gli «inventori» del progetto Mose, il sistema di dighe mobili contro l’acqua alta. Cifra che colpisce, soprattutto in tempi di spending review e di crisi di lavori e finanziamenti pubblici. La chiusura della pratica è stata decisa nei giorni scorsi dal nuovo Cda del Consorzio e dal presidente Mauro Fabris.
Sette milioni di euro versati sopratutto dopo la vicenda che lo scorso anno – pochi giorni dopo le sue dimissioni – aveva portato l’ingegnere agli arresti con l’accusa di turbativa d’asta.
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