IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

giovedì 14 febbraio 2013

SERVE UNO SCOSSONE PER RECUPERARE IL SENSO NOBILE DELLA POLITICA

In questo periodo di confusione elettorale è bene fare chiarezza onde evitare facili strumentalizzazioni e coinvolgimenti in discussioni elettorali sterili, ideologiche e spesso banali.
Nell’era del “ grillismo “ tutti noi siamo tentati di fare scelte senza precedenti che vanno in conflitto con le proprie idee e con la storia personale di ognuno, ma è bene precisare che se confusione c’è, qualcuno avrà pure delle responsabilità.
Responsabilità che vanno ricercate nei partiti tradizionali che hanno ormai perso l’orizzonte, la bussola che avrebbe dovuto indicargli nuovi sentieri e nuove strade.
Tranne alcuni tentativi di facciata nulla si è mosso, tranne il tentativo di rinnovamento messo in atto dal PD poi naufragato il resto è rimasto tutto congelato in attesa di un qualcosa che deve venire, ma non si capisce quando.
Anche sua Santità il Papa ha capito in anticipo i mutamenti della storia e ha scelto la via delle dimissioni, cioè vuol dire che si sta riscrivendo la storia e gli attori principali nemmeno se ne sono accorti.
Votare oggi è un compito difficile per tutti, ancora di più per chi si è interessato di politica e che nonostante tutto la segue e forse la ama.
Gli schieramenti in campo non offrono spunti interessanti, nessuno è stato in grado di offrire agli elettori un programma forte e convincente, quotidianamente assistiamo alla rissa in TV, spesso molti cadono in contraddizione e certamente i mali di questa nazione non sono soltanto di una parte. La Sinistra si ostina a colpevolizzare e al tempo stesso a rincorrere Berlusconi al quale gli viene chiesto di farsi da parte ma dimentica la sinistra che lo stesso Berlusconi ha governato con i voti degli italiani e democraticamente.  Se il voto è sacro, va rispettato vanno rispettati anche i milioni di italiani che a suo tempo gli hanno dato il voto e che oggi hanno deciso di cambiare pagina.
E’ facile addossare le colpe a Berlusconi e oggi a Monti, forse la sinistra dimentica di aver troppe volte fatto errori, dimentica di aver avuto in mano il potere e non ha saputo gestirlo per mancanza di coesione e di numeri, vedasi le cadute di Prodi.
Se oggi viviamo un’emergenza politica e democratica, quotidianamente è colpa della classe politica che nonostante tutto si ripropone.
Si era sperato bene quando il giovane Matteo Renzi stava tentando di iniettare energie nuove nello scenario politico, ma ovviamente la sua iniziativa è stata subito messa da parte, i partiti moderati, quelli che oggi fanno riferimento a Monti hanno pensato solo ad assicurarsi il treno per il futuro non muovendo assolutamente un dito anzi, furbescamente hanno atteso gli eventi rimanendo al loro posto.
Oggi l’offerta politica è scadente e c’è chi come me, trova serie difficoltà a individuare un partito da votare, chi come me non riesce a confermare il consenso al partito di riferimento ideologico, chi insomma si trova di fronte a una decisione cioè quella di non votare o comunque esercitare un diritto andando comunque a votare.
Affidare ad altri le decisioni politiche future sembrerebbe un azzardo per chi ama la politica e di conseguenza è naturale la scelta di esercitare il proprio diritto dado il voto a chi rappresenta le istanze dei cittadini almeno a parole.
E’ ovvio che bisogna attendere sempre i fatti e verificare se la teoria corrisponde alla pratica, oggi chi parla alla pancia dei cittadini, chi tocca i sentimenti degli elettori, chi riesce a dire quello che tutti vorremmo dire è Beppe Grillo.
Io non sono iscritto al Movimento 5 Stelle, non ho avuto nessun contatto con loro, sono e rimango un moderato, i miei principi rimangono gli stessi, ma penso che giunto il momento di contribuire a dare uno scossone alla politica italiana. Sono in tanti a pensarla come me, sono in tanti che questa volta hanno deciso di dare il consenso ad un Movimento Civico come quello di Beppe Grillo.
Una decisione che consentirà prima di tutto di mandare a casa una buona parte di professionisti della politica consentendo a molti giovani di entrare in Parlamento, una scelta che consentirà forse anche ad altri Movimenti civici di scompaginare i soliti giochi di potere dei partiti tradizionali.
Mi auguro che molti personaggi della politica italiana, escano definitivamente dal Parlamento e con loro esca dal Parlamento quel metodo antico di fare politica, quello di ricomporre cocci, di mediare strategie, di elaborare proposte vecchie, atte solo a temporeggiare. Mi auguro che esca dal parlamento il tarlo della burocrazia, del nepotismo, del clientelismo, dell’esistenzialismo.
Se è vero che i partiti tradizionali hanno dovuto chiamare un Tecnico per Governare è quindi vero che già da un anno hanno dichiarato la loro incapacità.
Ben vengano in parlamento forze nuove e soprattutto facce nuove. Solo cosi si potrà riprendere un filo logico, si potrà ricominciare a parlare di politica, quella  “ nobile “ solo cosi gli italiani e chi credere ancora in alcuni valori, solo cosi si potrà recuperare il senso nobile della politica.

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