IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

mercoledì 2 maggio 2012

Mai miseri accogliete

" Nella vita mai miseri accogliete “ dicevano gli antichi e in effetti mi accorgo che avevano ragione. Nella mia storia professionale e personale in molti casi ho ceduto alla compassione a quella che i cattolici dicono “pietà”, spesso ho aiutato pur non avendo le possibilità di farlo. Tanti sono i casi che potrei raccontare anzi, ma sorvoliamo. Spesso pur di far ben figurare amici e parenti sono andato oltre le mie possibilità, ma la soddisfazione di vedere un sorriso sulla bocca di una persona è stato il più bel segno di riconoscimento. Nella vita è vero non si finisce mai di imparare e di essere buono ma quando la stessa vita ti riserva occasioni inaspettate, allora viene da porsi una domanda. Valeva la pena farlo? Oggi anche io dico NO, purtroppo ho capito che nella vita bisogna essere egoisti, cattivi, solo cosi ti porteranno sempre rispetto. I comportamenti di taluni ti portano a fare queste considerazioni e allora è bene iniziare un nuovo percorso, inverso a quello sin qui fatto.  In questo mondo essere misericordiosi, essere aperto socievole, amico di tutti non serve a nulla, purtroppo ne ho avuta dimostrazione, in questa società attuale fatta solo di cattiveria, invidia, non conviene essere buono, prima o poi ti metteranno i piedi in testa. Certo è vero non bisogna generalizzare ma sono sempre di più i casi in cui non bisogna guardare in faccia a nessuno. Nella vita capita spesso di incontrare persone che magari cercano lavoro, non possno comprare il latte ai figli, non possono comprare un paio di scarpe ,  ci provano con tutti e ci provano anche con te che magari sembri disponibile ad aiutarli. Da quel momento diventi un Dio, smancerie, sorrisi, saluti e due mani, cecchinaggio sfrenato insomma. Arriva il momento che tutto questo finisce, vuoi perche la richiesta non viene soddisfatta, vuoi perché i rapporti si incrinano e di colpo passi per persona cattiva e odiosa, uno che non ha voluto aiutare, uno poco capace, uno a cui non puoi chiedere nemmeno una sigaretta, uno che non conosce le difficoltà altrui. Magari questi sono quelli che poi nelle pubbliche piazze sventolano le bandiere della Legalità della Giustizia della Meritocrazia, ma per favore. Sono quelli che visitano tutti i santuari per cercare un posto di lavoro, disposti a fare tutto ma sono anche i primi a rivendicare prima di tutto i diritti e poi i doveri. Solo quelli che magari ti chiedono mezz’ora di permesso per andare a vedere la propria squadra del cuore, quelli che se gli chiedi mezz’ora di straordinario si rifiutano perche ci sono i sorteggi della propria squadra del cuore in Coppa dei Campioni. Sono quelli che se ne infischiano se l’azienda dove lavorano perde una commessa per loro colpa e che poi però pretendono puntualità nei pagamenti degli stipendi, delle ferie, pretendono permessi, anche se devono andare in bagno a casa. Sono quelli che ti chiedono un euro per comprare il latte ai propri figli e poi li vedi giocare al videopoker, ti chiedono qualche soldo per mettere carburante alla propria auto e invece li vedi spassarsela. Insomma in questo periodo dove si parla di Articolo 18, di crisi e di sopravvivenza  e di lavoro, c’è anche chi “ se ne frega” tanto alla fine qualcuno penserà a loro, preferiscono altro finché ci sono mamma e papà. Anche io ho capito che funziona cosi e proprio per questo motivo ho deciso di cambiare comportamento, quando qualcuno che non conosci si avvicina sicuramente ha bisogno di qualcosa e allora è bene evitarlo o allontanarlo subito, è bene disilluderlo subito. Rimango convinto che è meglio fare del bene a chi non te l’ha mai chiesto magari un giorno, apprezzerà il tuo gesto e se lo ricorderà a vita.

Nessun commento:

Posta un commento

Accettiamo critiche e non insulti.