IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

giovedì 26 gennaio 2017

UN UNICO CORPO DI PROTEZIONE CIVILE



Come sempre, nei casi di emergenza, chi alla fine dei conti deve sobbarcarsi tutte le responsabilità  sono i Vigili del Fuoco.  Non finiremo mai di ringraziarli, gli unici che, a testa bassa lavorano senza orario e con il cuore. È stato provato,  tante realtà che dovrebbero operare nel settore della Protezione Civile e l'emergenza in generale,  non sono capaci, impreparate, non all'altezza. È notorio, quando si avvicina l'inverno, i Comuni, le Province, le Regioni, conoscono o dovrebbere conoscere le criticità del territorio, figuriamoci in quelle realtà colpite dal terremoto. È inaccettabile per esempio farsi trovare con i mezzi spalaneve rotti e senza gasolio in caso di nevicate tanto piú se precedentemente sono state diramate piú allerte. È inaccettabile farsi trovare impreparati in caso di eventi atmosferici, precedentemente e abbondantemente segnalati, anche le strutture private come alberghi per esempio dovrebbero predisporre piani di emergenza e di fuga specie se ubicati inzone ad alto rischio. Il problema è che manca una prevenzione di fatto e non teorica. Nel caso specifico della grande nevicata in Abruzzo, dove già il livello di guarfia è alto, causa terremoto, qualcosa è stato trascurato come del resto anche l'atteghiamento di molti è stato superficiale. Il grado di affidabilità delle previsioni meteo è una realtà, dovevano essere le autorità competenti ad agire preventivamente anche disponendo la chiusura salvo garantire una soluzione alternativa. Che dire della mancanza di gasolio dei mezzi spalaneve o addirittura la rittura di essi, mi chiedo, la manutenzione chi la deve fare? È tutto un sistema, quello della Protezione Civile che talvolta non funziona, alla fine bisogna ricorrere alle Istituzioni storiche come i Vigili del Fuoco e l'Esercito, gli unici sempre pronti, attrezzati, addestrati e pronti alle emergenze. Tutto il resto, quell'immensa prateria di associazioni di volontariato, soccorso privato, insomma quelli che si riempiono la bocca con la protezione civile, andrebbe rivisto, non ha senso delegare tante responsabilità che alla fine si intralciano e creano solo confusione. Ripeto che tutte quelle forze che si adoperano in casi di emergenza, dovrebbero essere accorpate  poste sotto un unico coordinamento, un'unica divisa, un unico corpo, un unico numero di emergenza, un unici capo, un unico metodo di lavoro,  insomna la gestione mirata di tutte le emergenze. Sarebbe il caso di pensare seriamente all'istituzione del Corpo della Protezione Civile, un esercito di professionalità, pronto a sfidare qualsiasi emergenza, l'unica soluzione per lavorare in sinergia senza sfaccettature che talvolta possono essere determinanti. Non è piú possibile assistere allo scaricabile, alla fuga di responsabilità specie quando ci sono tante vittime con nel caso dell'Albergo. Inutile investire di responsabilità autorità locali che non hanno la possibilità di fare un pieno di gasolio a un mezzo spalaneve.

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