IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

domenica 24 gennaio 2016

LA MIA BANCA E' DIFFIDENTE



Non sono né un esperto né analista finanziario, non mi appassiona il mondo bancario in generale, non seguo le borse né m’interessa più di tanto sapere l’indice di Piazza Affari la mattina appena mi sveglio.  Seguendo la stampa e le TV, mi sembra che da qualche tempo a questa parte le banche italiane, da sempre sbandierate in Europa come le più solide, corrano seri rischi. Molte di esse sono sotto stretta osservazione degli organi di controllo Europei. Pare che una volta alzati i tappeti, sotto, oltre alla polvere, sia uscito di tutto, in pratica sarebbe tutto da buttare all'immondizia, crediti polverizzati. Ora vorrei dire, dove sono finiti coloro che per anni ci hanno detto che le banche italiane era la più seria e prima di concedere un fido, un prestito, dovevano essere sicure? Dove sono quelli che giustificavano l’atteggiamento ferreo delle Banche nel concedere un piccolo prestito a un artigiano o piccolo imprenditore anzi, lo lasciavano chiudere, fallire, ammazzarsi? Si dico a loro perche a quanto pare, molti soldi sono finiti agli amici degli amici, ai soliti raccomandati, alle aziende amiche, a progetti finanziari basati sul nulla.
Magari un piccolo imprenditore si sarebbe fatto a pezzi per far fronte al prestito, i poteri forti, le lobby, i soliti raccomandati magari ancora oggi si godono i privilegi alla faccia di chi ha visto tutto pignorato, perché protestato per 100 euro.

Altro che banca diffidente, il sistema bancario italiano, da quanto sta emergendo in Europa era a due corsie, una per gli amici degli amici e una per i poveri disgraziati.

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