IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

venerdì 7 giugno 2013

UNA VERGOGNA TUTTA CIOCIARA O ITALIANA?

Ieri pomeriggio (martedì 4 giugno) mia sorella Rocca Grimaldi, diversamente abile di 49 anni di Roccasecca, affetta da una rara patologia neurologica, dopo un calvario durato tre mesi è mezzo è finita nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Frosinone. Il calvario è iniziato il 23 di febbraio quando per la prima volta in preda alle crisi generate dalla sua malattia la portai al... pronto soccorso dell’ospedale di Cassino. I medici del pronto soccorso mi dissero che vista la sua patologia di natura neurologica doveva essere trasferita in un ospedale attrezzato con lo specifico reparto di neurologia. In particolare il dottor Capocci si attivo per trovare il posto letto che trovò al Policlinico Umberto I° di Roma. Ironia della sorte il trasferimento non fù possibile perchè a Cassino non si riuscì a trovare un medico rianimatore che accompagnasse mia sorella a Roma, come era stato richiesto dai medici dell’Umberto I°. Fu appoggiata al reparto medicina dove rimase la prima volta per 28 giorni, poi altri due ricoveri, dal 2 a 12 aprile, e dal 28 maggio al 4 giugno. In tutto questo periodo, un vero e proprio calvario per lei, ogni giorno i medici del reparto medicina mi hanno detto che facevano richieste per mandarla in un centro di neurologia ma le risposte per accogliere mia sorella erano sempre negative. Negli ultimi giorni ( nel reparto di medicina di Cassino) le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate, tanto che per cercare di far smuovere qualcosa ho scritto al Presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, ho coinvolto il Tribunale del Malato, e ieri pomeriggio ho chiamato due volte la segreteria del Ministro della Sanità spiegando il caso a due funzionari del dicastero. L’unica risposta che c’è stata (se si può chiamare tale) ieri pomeriggio alle 14 e 30 circa mia sorella è stata caricata su un’ambulanza e, senza avvisarmi (lo ha dovuto fare la badante che era con lei in ospedale) portata a Frosinone per una consulenza neurologia (il neurologo dell’ASL va a Cassino una sola volta a settimana, il giovedì). Mi sono messo subito in contatto con il reparto medicina di Cassino dove mi è stato detto di stare tranquillo ed ad un certo punto che mia sorella stava tornando al Santa Scolastica. Invece intorno alle 17 mi ha richiamato la badante che mi ha passato una dottoressa che mi ha informato che a Frosinone avevano deciso di trattenere mia sorella in rianimazione. Mi sono subito precipitato all’ospedale del capoluogo di Provincia dove il rianimatore che l’ha accolta mi ha detto che viste le sue condizioni gravi non era possibile farle fare il viaggio di ritorno in ambulanza fino a Cassino. Ognuno tragga le sue conclusioni ma per me questa è l’assistenza che viene riservata ai più deboli, a quelli che soffrono ogni giorno con dignità la loro malattia. Non so se mia sorella uscirà da quel reparto per continuare la sua vita da diversamente abile, ma è bene che tutti sappiano quanto le è successo, nella speranza che altre persone deboli non si trovino più a vivere il suo calvario.

GRAZIE A TUTTI QUELLI CHE VORRANNO DIVULGARE QUESTA NOTIZIA.

Grimaldi Donato
Via Aringo 11.
03038 Roccasecca (Fr.)

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