IL BLOG DI SILVIO TEDESCHI

lunedì 18 febbraio 2013

LA SINISTRA DI POTERE E IL GIAGUARO

In questo momento di  campagna elettorale noto con soddisfazione il timore e l’ansia di chi, specie della sinistra ha sempre professato bene e razzolato male. Sono tanti i burocrati, i professoroni, pensatori della Sinistra che temono ancora una volta una disfatta del loro partito, la loro coalizione. Storicamente le loro teorie sono state smentite dai fatti, troppo spesso, anche il loro partito di riferimento ha dato prova di “ fallibilità “. Il voler essere superiori a tutti in ogni circostanza non li esime di aver fatto parte spesso e volentieri di ammucchiate politiche, di aver fatto parte cioè del sistema di potere, le mani come si suol dire se le sono sporcate e pure bene.
Nessuno vuole trattare argomenti nazionali che la cronaca sta mettendo in risalto ultimamente, ma un fatto è certo, nessuno accetta più lezioni di politica e si superiorità da parte di chi non riesce a dare risposte, celandosi solo dietro grandi teorie.  Chi mette davanti l’ideologia per evitare di trattare argomenti quotidiani e il malcostume politico dimostra di voler estraniarsi e tirarsi fuori dalla mischia.
Chi oggi, accusa il Governo Tecnico  di aver creato danni all’Italia dovrebbe guardarsi allo specchio e chiedersi chi lo ha votato, chi ha avuto paura di governare, chi ha avuto paura di tornare dagli elettori.
Mi spiace contraddire alcuni amici ma i fatti parlano chiaro, specialmente la sinistra ha molte responsabilità, le ha avute in passato e continua ad averle.
Salvare oggi l’Italia con un progetto politico, vecchio che sa di Prima Repubblica nonostante le sbandierate primarie, significa promettere la luna nel pozzo perché consapevoli che con questo sistema di voto, probabilmente persisterà l’ingovernabilità.
Gli italiani sono stanchi e questo non vuol dire essere populisti, significa guardare la realtà, gli italiani sono stanchi anche delle solite facce che nonostante tutto si ripropongono, consapevoli di aver dimostrato di non essere all’altezza.
Gli italiani sono stanchi anche di chi intende la politica come una professione tant’è vero che specie in alcuni partiti di sinistra, l’avanzamento di carriera è vincolato alla fedeltà dei medesimi non al partito ma a chi “ comanda “ in quel momento il partito ed ecco che forze nuove, nuove energie (vedasi Renzi) vengono estromesse.
Inutile tentare oggi di smacchiare il giaguaro sapendo che all’interno del proprio partito ci sono i dinosauri .

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